performance del trio The trouble notes
Dalla Sardegna, in un momento di crisi personale, Stefania parte alla scoperta della tessitura di Okinawa. Le due terre con le popolazioni più longeve del mondo sono entrambe luoghi di grande tradizione nella tessitura, ‘isole gemelle’ legate da un filo rosso invisibile lungo 10.000 chilometri. Durante il viaggio, Stefania scoprirà che Sardegna e Okinawa hanno in comune molto di più, e ritroverà una parte di sé che credeva perduta…
L’intera vicenda del rapporto della modernità con il nostro territorio è caratterizzata dalla inesorabile cancellazione della sua natura anfibia, come conseguenza del passaggio epocale dal dominio della rete idrica di tradizione medievale a quella stradale, moderna, regno incontrastato dell’automobile, dove si esalta il predominio gerarchico del paesaggio solido su quello liquido.
Eppure sono le antiche carte geografiche o i nomi di tante località a ricordarci quanto profondo e fondante fosse il rapporto della nostra terra con l’acqua.
‘Le vie dell’acqua’ è un percorso alla ricerca dei segni dell’acqua nei luoghi e nella memoria della gente, partendo dalle sorgenti dei torrenti, ripercorrendo i canali navigabili, fino ad arrivare al mare. I pescatori, i barcaioli del Po, i vecchi mugnai, i pastori, chi vive a contatto con l’acqua, chi la gestisce.
Il protagonista è il fiume Panaro che scorre sotto la Rocca di Vignola, raccontato da chi lo vive tutti i giorni: Mirco, responsabile del museo civico, che racconta la storia geologica del fiume; Tiziano, il dogarolo del Consorzio Bonifica Burana, che spiega come funziona l’irrigazione mostrando i manufatti sul canale San Pietro.
Benedetta, popolare ragazza sedicenne, è la figlia del sindaco di un piccolo paese della Romagna, nell’entroterra riminese. Costretta ad adeguarsi a un ruolo sociale che non le piace e a un ideale di perfezione che la rende infelice, la giovane cambia vita dopo l’incontro con i membri di una casa-famiglia della Comunità Papa Giovanni XXIII, trasferiti in città durante la concitata campagna elettorale per l’elezione del nuovo sindaco.
La casa-famiglia, che conta un papà e una mamma, un richiedente asilo appena sbarcato, una ex-prostituta con figlia piccola, un giovanissimo carcerato, due ragazzi con gravi disabilità e un figlio naturale, stravolge la quotidianità della piccola comunità di cui si trova a fare parte, la quale dovrà fare i conti con un mondo ai margini, sconosciuto e per questo apparentemente minaccioso, in cui tutti sembrano “sbagliati” o “difettosi”.
Una piccola scuola elementare in mattoni rossi, in una borgata in mattoni rossi: Montecucco, Roma. Inizia la primavera. In quarta A nasce “Freccia Azzurra”, una radio bambina. Viaggiando fuori dalla classe sulle onde radio, i giovani autori radiofonici si incontrano con loro coetanei di tutta Italia ed ascoltano le loro storie. E si raccontano di una scuola fantastica.
Attraverso gli affascinanti racconti di questi laboratori, i bambini della radio scoprono il nostro paese e noi scopriamo quanto può essere creativo andare a scuola, dentro e fuori classe, se la scuola è agita
in modo aperto, curioso, orizzontale. Scopriamo che la scuola fantastica è una scuola possibile. E scopriamo, attraverso la dignità e lo stupore del pensiero infantile com’è vivere nella periferia lombarda o nella campagna della Basilicata: com’è ora l’Italia, dal punto di vista dei bambini.